MINISTERO DEGLI ESTERI, USB P.I. DENUNCIA: SI TAGLIANO LE SPESE PER LA COOPERAZIONE MA NON PER LE MISSIONI MILITARI
COMUNICATO STAMPA
La manovra economica di Agosto ha accentuato i tagli alle risorse funzionali dei Ministeri, arrivando dai 5 miliardi previsti a ben 10 miliardi.
Questa scelta del Governo, in ottemperanza ai dettami della lettera scritta dai rappresentanti della BCE, sta mettendo fortemente in discussione la funzionalità dell’azione politico-amministrativa dello Stato. A questo si aggiungono la scelte attuate dei singoli Ministri, che vanno a privilegiare il mantenimento di alcune funzioni a scapito di altre.
Come nel caso del Ministero degli Affari Esteri in cui, a fronte di una riduzione di spesa pari a 206 milioni, Frattini ha preferito tagliare di circa 90 milioni le risorse per la Cooperazione allo Sviluppo anziché toccare le spese militari.
Una scelta peraltro in controtendenza con gli altri paesi europei, che pure hanno operato interventi pesanti sui propri bilanci, dove si è invece deciso di non operare riduzioni alla spesa per la cooperazione allo sviluppo.
Secondo USB Pubblico Impiego, tagliare pesantemente sulla Cooperazione significa scegliere di non contribuire più alla costruzione di un mondo solidale, di favorire una politica internazionale avvolta solo negli affari speculativi e sostenere le aggressioni economico-militari di un paese sull’altro, dell’Occidente su tutti, preferendo la via militare a quella diplomatica nella risoluzione delle crisi.