SECONDO INCONTRO D'ALEMA - OOSS. LUCI E OMBRE

Roma -

Questa mattina si è svolto il secondo incontro tra il Min. D’Alema e le OOSS sulla Finanziaria 2007 per la parte afferente il MAE. D’Alema ha ribadito che considera un fatto positivo (bontà sua!) aver ottenuto il passaggio da un taglio lineare del 20% dell’ISE al taglio del 10%  gestito dal MAE.  Immediatamente si dovrà poi fare “uno sforzo serio di ristrutturazione della rete all’estero”, leggasi chiusura di 20 o 30 sedi. In un’epoca di “risorse scarse” dobbiamo, secondo il Ministro, garantire gli obiettivi principali della politica estera: i progetti della Cooperazione e gli Organismi Internazionali.

RdB Farnesina  nel suo intervento ha constatato che nella Finanziaria 2007 ci sono poche luci e molte ombre. RdB Farnesina ha respinto la logica dei tagli che vanno a discapito dei servizi essenziali e della funzionalità delle sedi e si è dichiarata disponibile a discutere la questione degli sprechi. Abbiamo anche ricordato che il MAE è un ministero di entrate, decine e decine di milioni di euro facilmente incrementabili con una semplice politica di investimenti di poche risorse. A questo proposito abbiamo sottolineato che a tutt’oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta in merito alle nostre richieste coerenti con una politica di risanamento e sviluppo:

applicazione dell’art.34 del Decreto Bersani(pubblicazione sul sito internet del Mae della lista di tutti i consulenti con oggetto, durata e compenso dell’incarico)

Buoni pasto ai dipendenti del MAE

Precari: vero e proprio lavoro nero al MAE

RdB ha fatto notare che il governo non ha mantenuto gli impegni elettorali che prevedevano la soluzione del problema del precariato e una politica di sviluppo. RdB Farnesina ha posto con forza l’accento sulla politica che il governo intende perseguire: meno diplomazia e più militari. Ecco quindi che sono stati chiesti tagli per 200 milioni di Euro al bilancio del MAE (che pesa per lo 0,26% sul bilancio dello Stato),  ma ci saranno 4,5 miliardi di Euro (5% del PIL) in più per le spese militari. Se si vuole militarizzare la Farnesina, in stile Foreign Office, occorrerebbe dirlo alla luce del sole.

Fra gli altri sindacati evidenziamo la posizione del SNDMAE e del SICIS che hanno sostanzialmente espresso un no secco al taglio dell’ISE e nessuna disponibilità a trattative di taglio sedi, individuando anche loro esempi concreti di tagli agli sprechi. Ma il Ministro ha detto che i tagli non possono essere oggetto di compensazione con l’ISE, ribadendo che il suo convincimento è che l’ISE costituisce una sorta di privilegio anomalo, anche se, a fine riunione, la sua granitica convinzione sembrava intaccata dai numerosi interventi che dimostravano come l’ISE sia utilizzata per coprire le spese all’estero del personale e per far funzionare le sedi.  RdB è disponibile a discutere il cambio della natura dell’ISE (definita “retribuzione anomala” da D’Alema) da indennità onnicomprensiva  per coprire i maggiori oneri a retribuzione imponibile, con scorporo a carico dell’Amministrazione delle spese di  abitazione, sicurezza, trasporti, sanità,  scuola per i figli etc.

PROGRAMMA DI LOTTA: SCIOPERI E ASSEMBLEE

Ricordiamo il nostro programma di lotta contro la Finanziaria con le due date del 20 ottobre (due ore di sciopero a fine turno)  e 17 novembre (sciopero generale). Invitiamo tutti i colleghi nelle sedi all’estero ad organizzare assemblee unitarie il 20 ottobre facendo pervenire via fax o email la mozione conclusiva dell’assemblea in opposizione ai tagli previsti al Min. D’Alema e ai parlamentari componenti le commissioni esteri e bilancio di Camera e Senato con richiesta di fissare un’audizione a RdB Farnesina e agli altri sindacati del MAE.