L'Amministrazione ed il futuro della DGCS - parte IV^

parte IV

Roma -

Il giorno 27 gennaio alle ore 10.30 presso la sala riunioni della D.G.C.S. “Francesca Onofri” la scrivente O.S. - USB ha partecipato ad un incontro presieduto dal Vice Direttore DGCS Min. Barbara Bregato per la divulgazione di una informativa sullo stato di approvazione del Decreto Interministeriale per la stabilizzazione del personale esperto D.G.C.S (artt.12 e 16 della legge 49/87). Tale proposta, oggi all’esame del parlamento, intende trasformare il rapporto di lavoro di questo personale da tempo determinato (quadriennale) a tempo indeterminato. E’ utile specificare che questa categoria rappresenta una parte minima (poche decine di unità) dei dipendenti della Cooperazione che ammonta a c.a. 300 unità, tra personale di ruolo del MAE e comandato da altre Amministrazioni dello Stato. Va anche detto che i contratti del personale esperto artt. 12 e 16 L49/87 sono di tipo privato e che, al momento, tale personale non è in organico MAE/DGCS. Il Decreto Interministeriale è stato oggetto di una serie di osservazioni da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’Amministrazione ha comunque espresso un cauto ottimismo circa la definitiva approvazione del menzionato provvedimento legislativo.

 

Questa Organizzazione Sindacale - USB, dopo aver ribadito il proprio auspicio in merito all’esito positivo dell’iter parlamentare del Decreto Interministeriale, ha sollecitato l’attenzione della Amministrazione verso le esigenze di tutto il personale, in particolare, rispetto al non più procrastinabile riconoscimento della professionalità e della specificità del personale in servizio presso la DGCS di ruolo e comandato da altre Amministrazioni dello Stato. Tale personale che, ricordiamo, rappresenta c.a. l’80% del totale, è spesso impiegato nella gestione dei progetti di cooperazione in Italia e all’estero ed in alcuni casi può essere  più preparato, professionalizzato e specializzato degli stessi esperti (artt.12 e 16 L.49/87). Questo risulta particolarmente vero per il personale comandato da altre Amministrazioni dello Stato che è stato richiesto dalla Amministrazione proprio in considerazione delle proprie specifiche competenze tecniche di settore. Rispediamo quindi al mittente le affermazioni di un rappresentante di una delle OO.SS. confederali che indicava all’Amministrazione di, eventualmente, cercare personale tecnico, per i futuri incarichi di gestione dei progetti, al di fuori della DGCS (tra i vari Organismi Internazionali). Suggeriamo invece all’Amministrazione di valutare e di verificare la possibilità di avvalersi stabilmente proprio di quelle figure professionali, presenti in particolare tra il personale comandato da altre Amministrazioni dello Stato e di ruolo MAE, che da 10, 20 anni, svolgono con successo le funzioni tecniche e amministrative della DGCS. Lo stesso DG nel corso della precedente riunione del 18 gennaio aveva sostenuto che senza il personale comandato sarebbe stata costretta a chiudere la cooperazione in due giorni. 

 

Continuiamo a ritenere utile e possibile (mai come adesso) individuare soluzioni che rappresentino la totalità del personale DGCS, attraverso, naturalmente, una modifica sostanziale della legge 49/87, senza la quale, crediamo, non sia possibile giungere ai risultati auspicati. Si consideri anche che le differenze tra le varie tipologie di personale si sono nel tempo smussate. Il personale esperto artt. 12 e 16 L.49/87, in questi 23 anni di legge 49, ha acquisito una notevole esperienza amministrativa, tipica della P.A., e il personale di Ruolo MAE e Comandato da altre Amministrazioni dello Stato, per via anche della cronica mancanza di personale esperto (la legge 49/87 prevede una dotazione organica di 120 esperti, negli ultimi 23 anni non è stato indetto nessun concorso, e oggi tale contingente è ridotto a 40 unità) ha svolto soprattutto funzioni e mansioni tecniche. 

 

Per completezza d’informazione, infine, duole riferire che l’Amministrazione, accogliendo la proposta delle OO.SS. confederali, ha definitivamente abbandonato l’idea di eliminare dal testo dell’art.12 della Legge 49/87 nel “Decreto Missioni” il vessatorio e vagamente razzista termine “di supporto” attribuito al personale di ruolo del MAE e comandato da altre Amministrazioni dello Stato della DGCS/UTC. E’ anche utile informare che l’altra categoria di personale “i trentini” (art. 16 legge 48/87) è stata invece inserita a pieno titolo nell’organico della DGCS/UTC mutuando tutte le caratteristiche degli esperti UTC.

Infine, l’ultima ciliegina sulla torta è stata quella di apprendere che tale, illegittimo, appellativo “di supporto” è stato eliminato per la categoria di personale a contratto presso le UTL.

Sono anch’essi pronti a diventare esperti DGCS?

 

Con il rischio di diventare ripetitivi fino alla noia, questa O.S.- USB ritiene che tutta la materia del riassetto organizzativo della DGCS e del personale in particolare, debba essere oggetto di una proposta complessiva di riforma della legge 49/87 che tenga in seria considerazione le necessità di tutte le categorie professionali che vi prestano servizio.

 

La scrivente USB ribadisce le seguenti proposte:

-              Tenere conto delle peculiarità della D.G.C.S. all’interno del MAE (legge 49/87) per una migliore gestione del personale di cooperazione;

-              Costituire una “forma” di abilitazione alle funzioni di cooperazione per il personale che vi presta servizio. Potrebbe essere utile, a questo proposito, creare un profilo di cooperazione per la seconda Area e un profilo per la terza Area funzionale del MAE ovvero, un Decreto di 3° livello e/o più semplicemente un O.S. del D.G. che assegni funzioni e mansioni tecniche di Cooperazione al personale che presta servizio nella DGCS;

Immissione immediata del personale comandato nei ruoli del MAE.